La tradizione della tessitura in Umbria
La storia della tessitura in Umbria ha radici molto antiche, le cosiddette “Tovaglie Perugine” furono punto di forza della grande tradizione tessile nella Perugia medievale e rinascimentale.
Già dalla fine del XII secolo le “Tovaglie Perugine” vennero utilizzate come tovaglie da altare nelle chiese del Centro Italia e l’importanza come arredo liturgico è documentata dalla frequenza con cui compaiono nei dipinti dei più grandi pittori del XIV e XV secolo: da Simone Martini a Pietro Lorenzetti, da Giotto al Ghirlandaio, fino a Leonardo da Vinci.
Nel corso dei secoli si trovano le tovaglie d’altare di fattura perugina elencate in molti inventari di importanti chiese e conventi italiani ed europei, si trovano inoltre inserite in atti notarili che trattano di “beni dotali”, a testimonianza dell’uso domestico assunto da questi tessuti.
Emblematica la citazione di “tovaglie e pannili perugini” nell’inventario della dote di Caterina de’ Medici andata sposa a Enrico II di Francia.
Dal XVI secolo comincia il lento declino della diffusione di questa tipologia tessile, ma le antiche e preziose tecniche sopravvivono per secoli nei conventi e nelle campagne umbre grazie alle donne, che hanno trasmesso di generazione in generazione l’arte della tessitura a mano fino ai primi anni del ventesimo secolo.