Dal 1921, una storia di donne
La fondatrice Giuditta Brozzetti rappresenta una figura di spicco dell’imprenditoria femminile nella Perugia di inizio Novecento. Prendendo spunto dalla consuetudine femminile di produrre in casa i tessuti necessari alla vita domestica, recuperò motivi e disegni tradizionali del territorio umbro e fondò nel 1921 il laboratorio-scuola artigianale per la produzione di tessuti artistici di alta qualità per l’arredo della casa.
Il laboratorio si è distinto negli anni per l’accurata e fedele riproduzione degli antichi motivi decorativi che caratterizzarono la produzione tessile medievale e rinascimentale umbra: fin dal 1200 infatti, la città di Perugia era famosa per i suoi “pannili alla peroscina”, stoffe nate come arredo sacro molto apprezzate in tutta Europa. Testimonianza della loro diffusione sono le opere pittoriche dei più grandi artisti dell’epoca, dove le troviamo raffigurate con incredibile frequenza.
La passione per l’arte della tessitura a mano si è tramandata da allora di madre in figlia e ogni generazione ha caratterizzato la produzione secondo le proprie vocazioni e i propri studi.
Negli anni ’50 Eleonora, figlia di Giuditta, rilevò il Laboratorio e ampliò l’attività creando anche stoffe per l’abbigliamento e una linea di modelli propri premiata alle sfilate di Milano.
Per anni Eleonora fu affiancata dalla figlia Clara, appassionata di storia e iconografia, che si dedicò allo studio e alla riproduzione delle “Tovaglie Perugine”. Nel 1995 la quarta generazione entra di fatto nella gestione del Laboratorio di tessitura manuale “Giuditta Brozzetti” con Marta, figlia di Clara, che attua il progetto della mamma trasferendo il Laboratorio nella Chiesa di San Francesco delle Donne. Marta, interior designer, esprime la propria creatività attraverso la realizzazione di tessuti per l’arredamento, progettando nuove soluzioni interpretando in chiave moderna l’antica tradizione tessile umbra.
Oggi dopo quattro generazioni, il laboratorio “Giuditta Brozzetti” è uno degli ultimi atelier di tessitura a mano su telai a jacquard d’Italia; per le sue caratteristiche storiche e culturali ha ottenuto nel 2004 l’ingresso nel Sistema Museale dell’Umbria.